...e allora ho
cancellato - ancora! - da Anki tutti i progressi fatti fino ad oggi. Evidentemente c'è qualcosa di sbagliato nel mio modo di pormi di fronte
all'SRS, fatto sta che attorno ai 400/500 kanji vado in
blocco: non
riesco più ad inserirne di nuovi, gli errori cominciano a fioccare, le
review aumentano in maniera vertiginosa e vengo preso dalla "nausea da
Anki". Il risultato è sempre lo stesso, l'
abbandono delle review per
periodi più o meno lunghi. Ciclicamente, poi, mi riprende la "scimmia",
ma ormai i kanji da recuperare sono troppi e quelli dimenticati anche. Mi sono arrovellato a lungo sulle perché di queste mie
défaillances e credo di avere individuato tutta una serie di
concause. Tra queste
figurano, in ordine sparso, la pigrizia, la noia, la sindrome bipolare,
l'incostanza, i ritmi serrati quotidiani, la stanchezza, l'incapacità di
focalizzare l'attenzione su un singolo interesse. Ecco, più o meno
questi sono i responsabili del disastro.
Anche
nei periodi di buona, studiando con i metodi che conosciamo, ho spesso avuto l'impressione di essere un
automa. Ognuno di
noi ha un background, uno stile di vita, delle conoscenze, una forma
mentis differente; il metodo che vale per uno, chi ci assicura che valga
anche per altri? Magari può essere
adattabile
ad altri, ma non sovrapponibile 1:1. Per questo motivo ho pensato che,
tempo perso per tempo perso, tanto vale buttarlo alla ricerca del
MCCMF, il "Metodo Che Con Me Funziona".
Come ho proceduto fin'ora? Dove mi sono arenato? Trovarmi di fronte a 3000 kanji mi ha portato a
scoraggiarmi, a perdere di vista dove stavo andando e come ci stavo arrivando. Ho capito che non vedere la luce in fondo al tunnel è, almeno per me, un ostacolo quasi insormontabile. Ho pensato quindi di scomporre la
montagna di kanji in tante piccole
collinette, di cui riesco a vedere la vetta. RTK è già suddiviso in lezioni, raggruppate in 3 parti; la mia prima collina consisterà nello studio e ankizzazione delle lezioni 1-12 (la prima parte del libro); la seconda dalle lezioni 13-19 (la seconda parte), quindi 20-23, 24-27, 28-34, 35-39, 40-47 e 48-56 (la rimanente terza parte), per un totale di 8 "colline".
Bella novità, direte. In effetti la novità risiede nel fatto che inserirò ogni "collina" in un mazzo separato di anki. Avrò quindi 8 mazzi da "revieware" (passatemi il termine), da smazzare, da studiare, da "crammare" (di nuovo...), da distruggere... Questo
stratagemma farà probabilmente storcere il naso a molti, ma spero che mi aiuti a rimanere focalizzato su un sotto-problema alla volta.
Avrei pensato di procedere in questo modo: cominciare la
scalata di una nuova collina soltanto quando le reviews delle precedenti si siano stabilizzate su valori abbastanza bassi. Ovviamente potrei abbandonare senza troppi rimorsi quei mazzi che, come magari il primo, contengono dei kanji che ormai padroneggio. Alla bisogna, potrei riprenderli senza troppe difficoltà, visto che si tratta di mazzi con meno di 300 kanji.
Nel frattempo mi sono dotato di un telefonino Android, che potrei sfruttare per fare review durante tutto l'arco della giornata.