17 novembre 2011

Mese 1 - Tiriamo le prime somme

Il primo mese del mio RTK "collinare" è andato! In proposito ho scritto un post sul mio diario sul Languageez, che per pigrizia comodità riporto qui sotto:

Oh, allora! Ricapitoliamo :mrgreen:

E' passato circa un mese dal mio n-esimo inizio e vorrei fare il punto della situazione. Comincio col dire che non mi sto ammazzando di fatica (e questo è un bene (o un male, devo ancora decidere)). Aggiungo carte quando ne ho voglia e quando mi sento sicuro di quelle vecchie; faccio ripetizioni quando voglio, anche poche card per volta, senza andare in fissa. Al momento ho messo in cascina circa 200 kanji, che non sono tantissimi, ma meglio di un calcio nei denti. La cosa che mi sta favorevolmente impressionando è la percentuale di ritenzione: assodato che bisogna aspettare quando i kanji saranno a 4 cifre prima di dare un giudizio veritiero, devo dire che il mio raffazzonato metodo mi ha portato ad una percentuale di ritenzione totale del 96% (98.9% sulle card mature) che per me è un valore altissimo! :shock: Molto probabilmente, più che il metodo in sé, è una questione di una maggiore tranquillità/consapevolezza. So che non mi corre dietro nessuno (e i pochi kanji aggiunti ne sono la dimostrazione lampante :roll: ) e me ne frego. Non è forse vero che i più grandi mangiatori sono quelli che mangiano lentamente? :mrgreen:
Per quanto riguarda il deck, ho provveduto ad aggiungere un campo per inserire la storia (mi serve soprattutto per i kanji che proprio non riesco a ricordare). Sto poi usando un tag (hard) per marcare i kanji più difficili e "crammarli" di tanto in tanto, per rafforzarli in memoria.

Per il momento mi sembra tutto. Torno al lavoro altrimenti mi ritroverò sotto un ponte con taaaanto tempo libero a disposizione :mrgreen:

Insomma, per adesso sembra che la "gamba" giri abbastanza bene. Vediamo di non perdere il ritmo!

27 ottobre 2011

Correzioni in corsa

Forse ho ridotto un po' troppo all'osso i campi delle card... Ne ho lasciati fuori alcuni che potrebbero risultare utili, quindi ho messo mano alla struttura del deck, modificandolo come segue:

  • Front
    • domanda: significato del kanji (ex. rice field)
  •  Back 
    • risposta: kanji (ex. )
    • tratti: numero dei tratti (ex. 5)
    • primitive: eventuale primitive (ex. brains)
    • esempio: eventuale esempio
    • storia (nuovo): per alcuni kanji, quelli che proprio non riesco a ricordare, preferisco rivedere la storia
    • ordine (nuovo): l'ordine assegnato al kanji in RTK
Nel frattempo il lavoro procede senza intoppi: non sto inserendo troppe card, per evitare la "nausea da Anki". Quelle che ho inserito al momento scorrono abbastanza facilmente, ma non voglio farmi illusioni o abbandonarmi a facili entusiasmi: ancora non sono arrivato nel punto in cui mi blocco sempre.

Altro da dire? Qualcosa riguardo all'immersion environment? Beh, purtroppo non posso avere un'immersione totale, per una serie di motivi. Il primo è mia moglie, che mi prenderebbe a padellate sul naso se mi vedesse tutto il giorno con le cuffiette senza darle retta; il secondo è il lavoro: avendo a che fare con il telefono, non posso permettermi di avere una distrazione costante nelle orecchie.
Ciononostante, potrei sfruttare i tempi morti della giornata per riprendere l'ascolto passivo. Ad esempio, potrei riprendere ad ascoltare qualche podcast in macchina o prima di prendere sonno, oppure potrei riprendere un paio di dorama che avevo lasciato in sospeso mesi fa... Su questo punto non so bene che fare. Avevo l'abitudine di vederli sottotitolati, ma così facendo probabilmente migliorerebbe solo il mio vocabolario di inglese... Potrei vederli prima coi sottotitoli e poi senza, in modo da conoscere già il senso delle frasi. Credo che alla fine farò così.

18 ottobre 2011

Si (ri)parte!

Il dado è tratto! Ho cominciato ad inserire i kanji nel mio nuovo deck "Collina 1". Ho preferito tenerlo piuttosto "snello" e non riempirlo di informazioni che non utilizzo, impostando le card in questo modo:
  • Front
    • domanda: significato del kanji (ex. rice field)
  •  Back 
    • risposta: kanji (ex. )
    • tratti: numero dei tratti (ex. 5)
    • primitive: eventuale primitive (ex. brains)
    • esempio: eventuale esempio
Altre particolarità: sfondo verde scuro e caratteri ENORMI giallo-arancio, per non stancare la vista ^_^;
Al momento ho inserito solo un paio di lezioni, tanto per vedere che tutto funzioni. Da domani si fa sul serio! Argh!

14 ottobre 2011

...e allora?

...e allora ho cancellato - ancora! - da Anki tutti i progressi fatti fino ad oggi. Evidentemente c'è qualcosa di sbagliato nel mio modo di pormi di fronte all'SRS, fatto sta che attorno ai 400/500 kanji vado in blocco: non riesco più ad inserirne di nuovi, gli errori cominciano a fioccare, le review aumentano in maniera vertiginosa e vengo preso dalla "nausea da Anki". Il risultato è sempre lo stesso, l'abbandono delle review per periodi più o meno lunghi. Ciclicamente, poi, mi riprende la "scimmia", ma ormai i kanji da recuperare sono troppi e quelli dimenticati anche. Mi sono arrovellato a lungo sulle perché di queste mie défaillances e credo di avere individuato tutta una serie di concause. Tra queste figurano, in ordine sparso, la pigrizia, la noia, la sindrome bipolare, l'incostanza, i ritmi serrati quotidiani, la stanchezza, l'incapacità di focalizzare l'attenzione su un singolo interesse. Ecco, più o meno questi sono i responsabili del disastro.
Anche nei periodi di buona, studiando con i metodi che conosciamo, ho spesso avuto l'impressione di essere un automa. Ognuno di noi ha un background, uno stile di vita, delle conoscenze, una forma mentis differente; il metodo che vale per uno, chi ci assicura che valga anche per altri? Magari può essere adattabile ad altri, ma non sovrapponibile 1:1. Per questo motivo ho pensato che, tempo perso per tempo perso, tanto vale buttarlo alla ricerca del MCCMF, il "Metodo Che Con Me Funziona".

Come ho proceduto fin'ora? Dove mi sono arenato? Trovarmi di fronte a 3000 kanji mi ha portato a scoraggiarmi, a perdere di vista dove stavo andando e come ci stavo arrivando. Ho capito che non vedere la luce in fondo al tunnel è, almeno per me, un ostacolo quasi insormontabile. Ho pensato quindi di scomporre la montagna di kanji in tante piccole collinette, di cui riesco a vedere la vetta. RTK è già suddiviso in lezioni, raggruppate in 3 parti; la mia prima collina consisterà nello studio e ankizzazione delle lezioni 1-12 (la prima parte del libro); la seconda dalle lezioni 13-19 (la seconda parte), quindi 20-23, 24-27, 28-34, 35-39, 40-47 e 48-56 (la rimanente terza parte), per un totale di 8 "colline".

Bella novità, direte. In effetti la novità risiede nel fatto che inserirò ogni "collina" in un mazzo separato di anki. Avrò quindi 8 mazzi da "revieware" (passatemi il termine), da smazzare, da studiare, da "crammare" (di nuovo...), da distruggere... Questo stratagemma farà probabilmente storcere il naso a molti, ma spero che mi aiuti a rimanere focalizzato su un sotto-problema alla volta.

Avrei pensato di procedere in questo modo: cominciare la scalata di una nuova collina soltanto quando le reviews delle precedenti si siano stabilizzate su valori abbastanza bassi. Ovviamente potrei abbandonare senza troppi rimorsi quei mazzi che, come magari il primo, contengono dei kanji che ormai padroneggio. Alla bisogna, potrei riprenderli senza troppe difficoltà, visto che si tratta di mazzi con meno di 300 kanji.

Nel frattempo mi sono dotato di un telefonino Android, che potrei sfruttare per fare review durante tutto l'arco della giornata.

11 agosto 2010

Genkoyoshi!

Ho recentemente scoperto che, per memorizzare i kanji, non c'è metodo migliore dello scriverli su carta. Si possono usare dei comuni fogli a quadretti, oppure della semplice carta bianca, ma per muovere i primi passi non c'è niente di meglio che un bel foglio Genkō yōshi. Si tratta di un foglio riempito con dei quadretti abbastanza grandi per scrivere agevolmente un singolo kanji. Questi quadretti sono a loro volta suddivisi in 4 quadranti, per facilitare il "bilanciamento" dei tratti. Sulla destra di ogni quadretto è presente un ulteriore spazio, che può essere usato per scrivere eventuali furigana. 
Sul web se ne trovano a bizzeffe; nonostante ciò ho deciso di farmene uno per conto mio e metterlo a disposizione di tutti in formato pdf.

E' gratis, è utile: siete obbligati a scaricarlo! =)

Genkō yōshi PDF

22 luglio 2010

...ricominciamo!

Dopo più di 4 mesi di inattività qui sul blog, molti si chiederanno a che punto sono con i kanji. E' presto detto: sono a zero :°(
Spiego: sono successe un sacco di cose, positive e negative, che mi hanno tenuto lontano dallo studio. Se le cose positive sono giunte a compimento e hanno cambiato in meglio le mie giornate, quelle negative ancora non si sono risolte e influiscono negativamente sulla mia voglia di mettermi sui kanji.
Ad ogni modo, una sferzata di aria nuova mi è arrivata da un nuovo forum aperto dall'ottimo Languageez (del cui sito trovate il link nella colonna qui a destra), dedicato allo studio delle lingue. Ho potuto leggere di come le mie difficoltà siano le stesse di altri, di come le mie perplessità siano comuni a tutti quelli che stanno studiando il giapponese. Vi consiglio di visitare il forum e di iscrivervi, perché ne vale davvero la pena!
Tornando allo studio, ieri ho preso la decisione di azzerare tutti i progressi fatti fino a questo momento, di cancellare il mio deck su Anki e di ripartire da zero. Le carte scadute da ripassare erano diventate troppe e 3 mesi di mancati ripassi si facevano sentire... insomma, credo di aver preso la decisione giusta. Seguendo i consigli di Languageez, ho cominciato anche a preoccuparmi di scrivere su carta i kanji imparati, cercando di ricordare l'esatto ordine di scrittura dei tratti. Sembra una sciocchezza, ma il solo fatto di scrivere un kanji su carta aiuta a ricordarlo in maniera più nitida.
Altre notizie sparse: il poster sembra aver riscosso un discreto successo, quindi sto pensando di affiancarvi anche altri pdf che possono essere utili, tipo i fogli Genkoyoushi pronti da stampare, e una sorpresa che mi porterà via un po' di tempo per prepararla. Credo che si tratti di un'idea originale, dato che sul web non ho trovato niente di simile, e sono sicuro che piacerà a molti ^_^

13 marzo 2010

Reviewing the Kanji

Il sito che oggi sottopongo alla vostra attenzione rappresenta a mio avviso un'autentica miniera d'oro per l'apprendimento dei kanji attraverso il metodo Heisig. Uno degli aspetti più importanti di questo metodo di apprendimento è la creazione di "storielle", degli artifici mnemonici che aiutano a richiamare velocemente - meglio - ad associare rapidamente un kanji al suo significato. Aspetto importante, dicevo, ma allo stesso tempo difficile, almeno i primi tempi, perché non si possiedono ancora gli automatismi necessari alla creazione di storie efficaci, poco complesse e significative.
Il sito Reviewing the kanji può essere di grande aiuto perché, oltre ad essere un SRS utilizzabile direttamente dal browser, include un meccanismo che permette agli utenti di condividere le proprie storie con gli altri e "sbirciare", magari copiando di sana pianta, quelle che si ritengono più adatte, più utili a riportare alla mente il kanji associato ad esse. E' anche presente un sistema di rating delle storie, così come tutta una serie di grafici e di resoconti, utili per controllare i progressi fatti.
RevTK mette anche a disposizione un attivissimo forum (in lingua inglese) dove porre i propri quesiti e confrontarsi con gli altri studenti di Giapponese.